ROMA, UNA STRAORDINARIA OCCASIONE DI RILANCIO E SVILUPPO

Articolo di Donato Bonanni, Presidente di Ripensiamo Roma, pubblicato su “L’Opinione delle Libertà” il 28 aprile 2023.

Le risorse del Pnrr, gli eventi del Giubileo 2025 e la candidatura all’Expo 2030 costituiscono una straordinaria occasione di rilancio e di sviluppo della Città Eterna: la rigenerazione urbana, la gestione dei rifiuti e la mobilità sostenibile giocheranno, a tal proposito, un ruolo fondamentale per il miglioramento della qualità della vita dei cittadini e per una maggiore attrattività della città stessa. Rispetto al tema dei trasporti, Roma manca ad oggi di una visione di insieme che comprenda sia gli interventi di ampio respiro strategico sia quelli di breve e medio periodo indispensabili per dare risposte concrete alle nuove esigenze di mobilità della Capitale e dell’area vasta che la circonda. Sono necessarie azioni finalizzate a risolvere l’annoso problema del traffico e a migliorare il trasporto pubblico con le relative infrastrutture. Le cause della congestione del traffico a Roma hanno origine lontane e sono sempre più aumentate con il passare degli anni. Tre sono però gli elementi che hanno pesato in maniera significativa: il raddoppio della popolazione, la disordinata espansione urbanistica e la conseguente crescita vertiginosa della densità delle autovetture in circolazione.

Attualmente il flusso veicolare della capitale conta infatti quasi due milioni di mezzi privati, per poco meno di tre milioni di abitanti e gli spostamenti in massa verso le aree centrali della città sia dalle zone periferiche che in generale dalle aree extracomunali (FiumicinoGuidonial’asse della Pontina), unitamente alla scarsa dotazione di servizi di trasporto pubblico efficaci, sono la chiave di analisi delle problematiche di congestione delle consolari storiche e del Gra. Occorre, quindi, ripensare la mobilità in chiave sostenibile puntando sulle cure del ferro urbano e regionale, attraverso investimenti intelligenti e mirati per realizzare ulteriori infrastrutture metropolitane e integrare quelle tramviarie (dove possibile) e sul raddoppio dell’offerta di parcheggi di scambio nelle aree esterne della città in prossimità della rete del ferro al fine di favorire l’intermodalità a beneficio del trasporto pubblico.

Il “progetto Metrovia” promosso dall’architetto Paolo Arsena e da altri esperti in materia offre proprio questo. Una soluzione vantaggiosa, in termini di tempi e di costi unitari, che sfrutta le infrastrutture ferroviarie esistenti per creare sei nuove linee di superficie, capaci di offrire un servizio identico a quello delle metropolitane ipogee e a queste integrato: aggiungendo complessivamente 50 nuove fermate e triplicando i nodi di scambio. Il risultato è un sistema di 10 linee complessive a servizio della città: le 4 ipogee previste e le 6 nuove metro di superficie (cui si aggiunge una ferrovia urbana circolare). Con un deciso miglioramento del collegamento con Ostia, ben più vantaggiosa di quanto previsto sinora. E poi una rete di treni suburbani e regionali più connessa fuori da Roma e più veloce dentro la città, che offre nuovi benefici ai pendolari. La sostenibilità ambientale, sociale ed economica del progetto Metrovia è molto evidente. In particolare, ci sono vantaggi economici per la collettività: a fronte dei 250 milioni a chilometro di una metro sotterranea, il costo unitario stimato per Metrovia è di 35 milioni di euro. Questa proposta innovativa può essere l’occasione per centrare gli obiettivi di rilancio economico e sociale di Roma e del Lazio e di miglioramento delle performance ambientali nel territorio stesso. Una rivoluzione possibile e vantaggiosa sotto tutti gli aspetti.

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