RIFARE ROMA PER RIFARE IL PAESE

Tanti auguri Roma eterna, dei tuoi quasi 3000 anni di storia restadi bello e di grandioso, insuperabile, unico al mondo e meraviglioso, solo il passato, dal più remoto a quello del secolo scorso, perché negli ultimi decenni è stato tutto un precipizio e una discesa.

Insomma che piaccia o meno dalle olimpiadi del 60 è stato quasi tutto un peggiorare, dal sacco immobiliare, al cemento ovunque, alla mancanza di visione urbanistica, alla trascuratezza dei parchi secolari, alle strade, ai trasporti, alla strategia, oppure un piano della città per un futuro in espansione, alla viabilità della motorizzazione.

Ecco perché di decennio in decennio siamo allo sfascio attuale, Roma non è sprofondata l’altro ieri, di giunta in giunta è stata trascurata ,offesa , basterebbe guardare le immagini delle olimpiadi del 60 e quelle di oggi, degli spazi verdi, dei quartieri, delle strade, dei confini urbani, dei parchi, basterebbe pensare che c’era l’elettrico, il tranvai e il filobus, c’erano le autobotti che pulivano le strade e gli operatori nei parchi a curare, pulire e mantenere il verde, c’era la luce ovunque e anziché sporca e buia, Roma brillava sia di luce propria che dei lampioni antichi e belli.

Quegli stessi lampioni in ghisa e ferro battuto che anno dopo anno anziché mantenuti e restaurati come è stato fatto in tutte le capitali storiche d’Europa, da Londra a Parigi, sono stati eliminati a favore del cemento e dell’alluminio dei pali illuminanti da obbrobrio attuale.

Lo stesso che è toccato alle fontanelle, i nasoni, che nelle città europee sono conservate funzionanti a testimonianza dell’arte del passato, mentre a Roma sono state quasi eliminate, così come i viottoli e le panchine nei giardini, le recinzioni in legno che oggi sarebbero ecologiche e apprezzate al posto delle schifezze che vediamo, perché Roma è piena di bandoni e di lamiere arrugginite, di favelas inguardabili.

Potremmo continuare l’elenco delle trascuratezze che nel tempo hanno portato Roma alle buche alla incuria, ai cinghiali, all’abbandono del verde e allo sfascio urbano, hanno rovinato un gioiello unico in assoluto, perché non esiste sul pianeta una città paragonabile per qualità e quantità di ricchezze   architettoniche, culturali, storiche, artistiche, monumentali millenarie e mozzafiato.

Eppure Roma, la capitale, dovrebbe essere il biglietto da visita del Paese, invece il biglietto di Roma è tutto dire, male Roma e male L’Italia, a precipizio l’una e a precipizio l’altra, questa è la realtà, quasi a dire “simil stabunt simil cadent”, ecco perché rifare Roma per rifare l’Italia.

Verrebbe da dire incredibile, siamo sicuri che qualsiasi nazione avesse avuto il privilegio di avere Roma, di avere la storia vivente di 3000 anni, la storia del diritto, dell’Impero antico più grande ed evoluto mai esistito, di chi abbia inventato la res publica, la cultura occidentale, l’integrazione fra popoli, la legge scritta e laica, chiunque avesse avuto una fortuna simile l’avrebbe custodita bene, una cartolina di efficienza, funzionamento, cura e valorizzazione in ogni aspetto dell’urbanizzazione.

Per farla breve l’esatto contrario di quello che è successo, all’ Italia e a Roma, in questi ultimi 5 anni poi non ne parliamo, all’una e all’altra da quando sono arrivati i grillini, al governo del paese e della capitale, una discesa sesquipedale, una rovina totale, l’Italia è allo sbando e Roma uguale, 5 anni non solo buttati al vento ma utilizzati per il colpo di grazia.

Parliamoci chiaro al governo con la disgrazia gialloverde per via della scriteriatezza di Salvini di stare coi grillini, e quella giallorossa che ci hanno imposta pur di non votare, un fatto gravissimo, l’Italia è scesa all’inferno, perché la somma dei grillini coi comunisti e cattocomunisti è stata esiziale, nociva che non c’è Draghi per rimediare, l’unico rimedio sarebbe il voto per mandarli a casa per sempre , estirpare il cattocomunismo, quella gramigna nata per via della DC e del PCI che ha invaso e storto disgraziatamente l’albero economico e sociale.

Su Roma è stato tale e quale, l’arrivo dei grillini per la cura di una città che era malata è stato fatale, perché i 5s anziché la guarigione sono stati la cagione, dopo Alemanno e dopo Marino, sono stati il castigo divino, ecco perché la Capitale è allo stremo e ridotta pelle e ossa, come l’Italia giallorossa, come la strofa di Trilussa.

Roma, la grande bellezza, la città eterna e immortale nonostante il male con la speranza che ad ottobre i romani si mettano una mano sulla coscienza votando con intelligenza, ricordando questi 5 anni e non solo.

Evviva Roma, l’Italia, evviva la democrazia, il pensiero liberale e solidale, abbasso il fascismo e abbasso il comunismo.

FONTE: www.rivoluzione-liberale.it

 

 

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